“Certo, nelle nostre giornate esistono minuti
particolarmente nobili e preziosi, quelli della preghiera e dei sacramenti. In
mancanza di quei momenti di contatto, più efficaci o più espliciti, il fluire
dell’onnipresenza divina e la visione che ne abbiamo ben presto si
indebolirebbero, sino a che la nostra più fervida diligenza umana, senza essere
del tutto perduta per il mondo, resterebbe per noi priva di Dio. Ma riservata
gelosamente questa parte alle relazioni con Dio incontrato, se oso dire,
<<allo stato puro>> (cioè allo stato di Essere distinto da tutti gli
elementi di questo Mondo), come temere che l’occupazione più banale, più
assorbente oppure più affascinante, ci costringa ad uscire da Lui? –
Ripetiamolo: in virtù della Creazione e ancor più dell’Incarnazione, niente è
profano quaggiù per chi sa vedere. Invece, tutto è sacro per chi sa distinguere
in ogni creatura, la particella di essere eletto sottoposta all’attrazione del
Cristo in corso di compimento.”
(da L'Ambiente Divino di Pierre Teihard de Chardin)
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